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UN'ALTRA PROVA DI FORZA E NON CE N'ERA BISOGNO!

Pubblicato il 20/07/2007 da NICOLA CIOFFI, avvocato


 Pochissime le voci (Unione Camere Penali, OUA, Mellini e qualche altro)che si sono udite prima ed all’indomani, del voto al Senato sulla riforma dell’ordinamento giudiziario quale voluto dal    Dr. Mastella,  di nome Clemente, attuale Ministro della Giustizia.

L’emendario (si può dire?) Senatore Manzione , avvocato, ed i suoi compagni di cordata (piccolissima) sono ormai all’indice: volevano, avrebbero voluto, gli avvocati nei Consigli Giudiziari. Figuriamoci!

Eppure è chiaro dal 1987. Il partito dei magistrati politicizzati mica è composto da fessi. Gli iscritti sono preparatissimi in  materia giuridica ( altrove, non so) ed agguerritissimi e determinatissimi, sempre nella difesa del ruolo  (altrove, non so).

La strategia sindacale (qualcuno dice corporativistica) è semplice quanto efficace.

 Posso rivelarla ai dormienti? Gliela rivelo. “ Gli arresi” e sono i più, e cioè gli oltre venti milioni di italiani che, solo negli ultimi venti anni, hanno avuto a che fare con il Sistema Giustizia, lo conoscono. Eccome se lo conoscono. Essa, la strategia, nasce da un travagliato ragionamento strutturalmente ragionieristico/matematico.
      

Traduco, con esempio.
      

Poniamo che, per l’esplicazione del mio ruolo (pubblico) vengo dotato di alcune o molte Guarentigie, necessarie –viene assunto dagli interessati- per il suo esercizio (del ruolo) altrimenti, vigente homo homini lupus, - cioè antistato, organizzazioni criminali etc - esso ruolo sarebbe di difficilissimo esercizio.

 E così se, per avventura, si profila nei riguardi dei magistrati un tentativo di eliminare, ad esempio, due privilegi, ecco, interviene massicciamente l’ANM (Associazione Nazionale Magistrati) composta, come è noto, da numerose correnti: centro, sinistra, ultrasinistra, destra, ultradestra, moderati, ultra moderati e via così, e brandendo il vessillo ( che sorpresa!) dell’attacco all’indipendenza del magistrato e della (sempre, sempre, sempre....) incostituzionalità della “introducenda norma”, minaccia scioperi etc.

E così, sempre in virtù della furbissima strategia, non solo devono restare i due – minacciati - privilegi ; ma si devono ottenere ulteriori altri due  privilegi. Se vengono messi in discussione quattro privilegi, non solo questi devono restare, ma è necessario, anzi vitale, ottenerne altri quattro. Vecchia strategia di attacco. Due schiaffi.

 Bravi! Non è difficile, prevedere il punto d’arrivo, anche perché, ormai, ci siamo. Supplenza totale ed ovunque.

E lo sciopero degli avvocati di questi giorni, contro la mancata, dico mancata, separazione delle carriere ed, in subordine, delle funzioni? SILENZIO TOTALE dei giornali e, purtrppo, delle varie associazioni - onnipresenti - quelle, per intenderci, invase da sacro furore " in certe occasioni " ed affollate da intellettuali, paraintellettuali, simil-intellettuali e via dicendo.

 Grati, comunque, ai Senatori Manzione Roberto, Willer Bordon e Roberto Barbieri.
      

 Andiamo avanti. Però non c’è tempo da perdere.
                        

 


 

 

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  • Intervista Radio Vaticana 31/01/2009
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