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MAGISTRATI IN VIDEO. OGGI PARLIAMO (APPENA UN PO') DI GIANCARLO CASELLI.

Pubblicato il 07/11/2007 da NICOLA CIOFFI, avvocato


Martedì 30 Ottobre 2007 - RAI TRE - ore 21.00, Convivio Ballarò. Tra gli ospiti il dott. Giancarlo Caselli, magistrato con funzione di procuratore  generale della Repubblica presso il Tribunale di Torino. 

Mercoledì 31 Ottobre 2007  - RAI UNO - mattino ore 7.12. Il conduttore (mi sfugge il nome) - quello che nel periodo estivo ha “trasmesso” da rinomata località sciistica del Nord (chissà la pazziella quanto è costata) – conversava, appunto, con il magistrato Caselli. Per ben 19 minuti circa.

Nelle due trasmissioni, politica a tutto campo, cronaca, giustizia, etc... Il verbo del Dott. Caselli è stato irradiato – rectius il dott. Caselli – ha irradiato , tono da urbi et orbi, il suo verbo.

Invero, va detto, con il conduttore de quo (un simpaticone) ha avuto tutta la scena. Epperò, dopo essersi raccontato in lungo ed in largo, questo Servitore dello stato, così viene definito anche lui (è noto che  questa definizione, apparentemente modesta, in genere  costituisce un meritato attestato di buona qualità) in relazione al fallimento PARMALAT, pronuncia una severissima analisi/requisitoria. Infatti il conduttore “ che conduce “, “gli conduce un buon piatto”: La trasmissione Report della (brava) Garbanelli, andata in onda domenica 28.10.07, parlava della storia della Parmalat, della complicità di politici, di banchieri, di magistrati con rilevanti funzioni e tra questi  il Procuratore della Repubblica di Parma, Dott. Giovanni Panebianco ed altri magistrati, sempre di rilievo.

Ebbene parla di tutti ed in modo severo il dott. Caselli  mostrando la sua altissima indignazione e riprovazione – anche questa altissima - per i politici corrotti che si salvano – egli dice - sempre per le “norme” sulla prescrizione e non già per l’assoluzione piena (non aver commesso il fatto o che lo stesso non costituisce reato) come sfacciatamente essi, ventennali imputati,  mistificano. (Sappiamo tutti a chi alludeva).

Epperò egli glissa, dribbla, sorvola sulla complicità del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Parma, Giovanni Panebianco e degli altri magistrati coinvolti. Il conduttore nulla chiede sul punto .

Benvero, il Calisto Tanzi non poteva percorrere nemmeno un metro, ripeto un metro, senza l’aiuto dei magistrati il cui potere è ormai tanto e per di più irresponsabile. Dal diario www.societacivile.it apprendiamo l’avvilente storia di un comitato di affari, sorretto, questo come altri, da (per fortuna non numerosi) magistrati che fanno mercimonio del loro potere. Vedi Parma, Roma, Matera, Potenza, Catanzaro, Reggio, Bari, Palermo etc...

Altri Magistrati in video. UNO MATTINA (RAI UNO) 6 Novembre 2007, ore 7.15. La conduttrice (non conosco il nome) “molto caricata” nell’annunciare una brillantissima operazione di polizia cioè la cattura di due capi mafiosi – Lo Piccolo - della famigerata Cupola, fa comparire in video, mediante collegamento con la sede RAI Palermo, due Magistrati con funzioni di sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Palermo: Dott. Gaetano PACI e dott. Domenico GOZZO ai quali, ben ritti sulle sedie, ella, sempre più presa, rivolge una serie di domande ad oggetto la cattura e la conseguente situazione venutasi a creare nell’organizzazione criminale (come nel governo: chi sarà il premier? Quale  squadra? Quali ministeri? ) E via così per circa 20 minuti trascorsi tra candide e nel contempo grevi domande e risposte – scontate – ma, per par condicio, equamente, divise tra i due in relazione ai tempi ed intensità della domanda. Ad ogni risposta, sempre l’indicazione delle generalità del Magistrato PM che in quel momento rispondeva.

Dei poliziotti che hanno indagato ed operato nemmeno l’ombra.

Ed allora mi ritorna in mente il comunicato dell’ANM  (Associazione Nazionale Magistrati) di qualche giorno fa, in relazione alle vicende De Magistris e Forleo, con il quale si invitava i Magistrati, tutti, alla massima riservatezza .

Mi è tornato pure alla mente  un famoso condannato il quale, riferendosi al PM, pure famosissimo che in quel momento sosteneva l’accusa, esclamò “chissà dove vuole arrivare !” Dove questo magistrato  è arrivato si è, poi, visto e si vede.

CHIEDO ai coraggiosi di “Eguale per tutti” se questi magistrati che vengono scoperti siano pochi, numerosi o tantissimi. CHIEDO, ancora, se anche in questa categoria la valanga non nasce valanga, ma nasce piccolo fiocco di neve.
CHIEDO, infine, se siamo al fiocco o alla valanga.

Ricordatevi e ricordate ai colleghi che il Magistrato onesto, responsabile innanzi tutto verso se stesso, è l’ultimo baluardo in una società civile e democratica.


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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  • Intervista Radio Vaticana 31/01/2009
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